lunedì 29 ottobre 2007

Loro di Napoli

Vero è che a Torino stanno masticando amaro, ma......




29/10/2007

JACOPO IACOBONI

Bisogna capirli. Ezequiel Lavezzi, fantasista che ha riacceso i sogni dei tifosi del Napoli, val bene un'impegnata battaglia civile.

Litigheranno su tutto, le riforme, la legge elettorale, il governo che cade-o-non-cade, ma su una cosa sono trasversalmente d'accordo i politici: il pallone aggratìs non si tocca. I fatti sono tragicomici: esiste un ordine del giorno presentato al Consiglio comunale di Napoli da un uomo della (ex) Margherita, e sottoscritto da moltissimi di An, nel quale un nutrito gruppo di consiglieri si lagna perché da qualche tempo al San Paolo non li si tratta col dovuto omaggio al notabile. Certo, hanno 120 biglietti gratis, anche se sono solo sessanta. Godono dei colpi di Gargano e Lavezzi senza scucire un euro. Però capiteli: ai cancelli vien chiesto loro di identificarsi, eppure sono «ben conosciuti in tutti gli ambienti della città tranne che all'ingresso dello stadio». Parlano di «rudi maniere» del personale, e denunciano di esser «sovente dileggiati da altri spettatori non politici». Sostengono infine di ricevere solo posti «di valenza secondaria». Insomma, la partita gliela fanno vedere male! Così vorrebbero «impegnare» il Consiglio a modificare il contratto con il Napoli, vogliono più rispetto perché loro - ummamma - «onorano con la propria presenza gli eventi sportivi». Il presidente del Consiglio comunale conferma: l'ordine del giorno «purtroppo c'è»; ma, promette, non lo metterò mai ai voti. Ma poveri politici-tifosi, hanno solo cercato quello che vogliono tutti, un'intesa alta tra i poli.

1 commento:

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